00 16/10/2011 19:27
aggiungo:
Anselmo d'Aosta nel 1098 risponde che se la redenzione fosse compiuta da un mediatore quale un uomo o un angelo, l'uomo rimarrebbe sottomesso a questo mediatore, diventerebbe per sempre servo di uno che non è Dio.
Oltre a questo pensiamo ad un'altra cosa: Incarnandosi Dio stesso ha mostrato il massimo dell'empatia, volendo capire tangibilmente le tentazioni e la sofferenza che inducono spesso l'uomo ad allontanarsi da Dio, diventa lui stesso uomo svuotandosi con la kenosi dell'onniscienza e dell'onnipotenza, "divenendo in tutto simile agli uomini" solo un Dio del genere può sapere e capire esattamente le motivazioni che hanno spinto e spingono l'uomo a sbagliare, l'oggetto ultimo e primo dell'adorazione è Dio, non posso pregare o adorare un Dio che mi conosce solo concettualmente, che non ha nulla a che fare con me, la giustizia uomo x uomo alla "occhio per occhio dente per dente" dei tdg se la possono tenere loro a me un Dio bilanciere non interessa, "la grazia ha sovrabbondato" dice la bibbia, io amo Dio perchè è amore non perchè è giusto e l'amore più grande come disse Cristo è il cedere la propria vita per chi si ama.
[Modificato da (Mario70) 16/10/2011 19:33]