Teodoro Studita, 02/01/2008 19.07:
Testi ottocenteschi. Invece la regola di Sharp e' di ieri.
Con la differenza che la regola di Sharp che è settecentesca, è validissima ancora oggi, mentre l'idea di confrontare come se fossero la stessa cosa testi patristici (quali poi?!) e Nuovo Testamento è oggi del tutto obsoleta.
E il contesto non conta niente quando fa comodo.
Veramente ti è già stato fatto notare che l'epifania è sempre in relazione al Figlio, quindi il contesto è decisamente sfavorevole alla tua -errata- traduzione.
P.S.: A proposito di autori che secondo il nostro sommo grecista hanno osato mettere in relazione il greco patristico con il nuovo Testamento ne cito altri due che ottocenteschi non sono:
-WALLACE, 1995
-KHUENE,1974
Mi risulta il contrario. Wallace, a quanto ne so io, usa tito 2,13 proprio per spiegare la regola di Sharp che nella sua formulazione corretta nel NT non ha eccezioni (pp. 271-272 della sua grammatica).
Ora, anche ammettendo che esista un "greco patristico" (definizione idiota anche per chi di patristica non sa nulla, come te) dove mai costoro avrebbero tratto conclusioni sul greco del NT confrontandolo con quello "patristico"?
Tu osi parlare di greco senza averne alcun titolo, e insultare il prossimo senza ritegno alcuno. In qualsiasi forum serio ti avrebbero buttato fuori a pedate.
***Con la differenza che la regola di Sharp che è settecentesca, è validissima ancora oggi, mentre l'idea di confrontare come se fossero la stessa cosa testi patristici (quali poi?!) e Nuovo Testamento è oggi del tutto obsoleta.
Ma tu li leggi i post altrui?
Obsoleto e' quanto sostieni tu.Leggiti gli autori, non tutti ottocenteschi, che ti ho citato.
Ed e' interessante anche la premessa metodologica che lo stesso Wallace relaziona in merito a Sharp.Leggiti p.61.
Vuoi che ti citi qualche altro autore che negli stessi anni di Sharp, anzi posteriore a lui, gia' ne cogleva i limiti?
***Veramente ti è già stato fatto notare che l'epifania è sempre in relazione al Figlio, quindi il contesto è decisamente sfavorevole alla tua -errata- traduzione.
Veramente ho fatto notare che il contesto va usato in maniera coerente. E che quindi la questione non e' cosi' scontata come affermi tu. Errata traduzione? Sai benissimo che le traduzioni possibili sono piu' di una. Lo hai ammesso tu stesso. Cosa cianci adesso?
***Mi risulta il contrario. Wallace, a quanto ne so io, usa tito 2,13 proprio per spiegare la regola di Sharp che nella sua formulazione corretta nel NT non ha eccezioni (pp. 271-272 della sua grammatica).
Ora, anche ammettendo che esista un "greco patristico" (definizione idiota anche per chi di patristica non sa nulla, come te) dove mai costoro avrebbero tratto conclusioni sul greco del NT confrontandolo con quello "patristico"?
Tu osi parlare di greco senza averne alcun titolo, e insultare il prossimo senza ritegno alcuno. In qualsiasi forum serio ti avrebbero buttato fuori a pedate.
Io oso parlare di greco come osi tu , amico mio. Se e' vero che sei laureato ( e non me ne frega niente) e vuoi confrontarti con tuoi pari( che spero siano un pochino piu' preparati di te ) e' meglio che ti eclissi e vai a cercare un forum specialistico, dove siano tutti come te. La' potrai fare pratica. Sapessi quanta ne ho dovuta fare io dopo la laurea. Anche la mente ha bisogno di pratica.
Questo e' un forum pubblico, dove si spera si possa parlare di contenuti e non di pezzi di carta . Qui scrivono di Scrittura, di testi e altro tutti coloro che si sono iscritti. Quindi sono pienamente legittimato. O secondo te devo dire "come osi parlare di testi biblici" a chi non ha nemmeno una infarinatura classica?
Sai quanti resterebbero sul forum? Sai che fine farebbero le discussioni? La tua affermazione e' semplicemente ridicola e denota il tuo livello.
Insulti? Poverino va. Lui puo' dire tutto quello che vuole e gli altri devono stare zitti. Ma chi ti credi di essere? Dai dell'idiota agli altri e pretendi che non ti facciano notare che sei un incompetente? Laureato, ma incompetente? E poi ricordati che ad insultare hai cominciato tu e se io dovessi essere cacciato a pedate a te dovrebbero addirittura impedire l'ingresso nel forum .
E ad ogni post che scrivi la tua incompetenza risulta sempre piu' evidente.
Guarda solo cosa scrivi circa Wallace.Wallace non discute dei testi patristici? Tu ne sai male
Ad esempio a p.202 ritiene di"stare supponendo troppo riguardo alla loro( dei Padri) articolazione cristologica relativamente alla distinzione tra i menbri della Trinita'
A pagina 203 cita Ignazio che parla del sangue di Dio
A pagina 207 a proposito della distinzione tra Padre e Figlio dice" che nei Padri non vengono fatte in maniera consistente"
Khuene dal canto suo a proposito del martirio di Policarpo dice" ci si aspetterebbe una ripetizione dell'articolo davanti a aghio pneumati......( e risparmio non a te ma ai lettori il resto).
Come vedi si parla di testi patristici. Ma in relazione poi a cosa? Ma in relazione alla regola di Sharp evidentemente .
Un laureato in patristica che non sa queste cose.
Adesso pero' basta . Mi hai gia' fatto perdere troppo tempo ad andare dietro alle tue castronerie.E di tempo ne ho poco
Un'ultima.perla che mi era sfuggita e che dimostra una volta di piu' il tuo livello di preparazione e non di pezzi di carta.
Mi hai detto di tornare alle mie grammatiche ottocentesche . Ma evidentemente non sai nemmeno di quando e' la grammatica di Smyth.
Adesso non vale andare a vedere nel Web l'anno.