Cara Lucy,
Il problema è
se qui è possibile applicare la regola di Granville Sharp, infatti in questo versetto non è seguito lo schema da lui proposto:
articolo + apposizione + kai + apposizione + persona referente
Ma piuttosto
articolo + persona referente + kai + apposizione + persona referente
Infatti qui in greco
ci sono due persone referenti e non una: tou Theou (il Dio) e Iesou Christou (Gesù Cristo) la prima con l'articolo e la seconda senza dove, nell'uso consueto della lingua di Paolo, "ho theos" è la persona del Padre.
Una costruzione identica si trova in
2 Tessalonicesi 1,12 dove la CEI traduce proprio come la TNM:
"ten charin
tou theou hemon kuriou
Iesou Christou"
"La grazia del nostro Signore Dio e
del Signore Gesù Cristo"
Qui ci sono esattamente gli stessi referenti di Tito 2,13 "tou Theou" e Gesù Cristo senza articolo separati da kai e come puoi vedere tu stessa sono considerati due persone distinte, mettendo il "del" anche davanti a Gesù Cristo.
Puoi vedere che la CEI traduce sempre con "del" anche in
2 Pietro 1,1-2 ed ancora in altri versetti, per esempio chiarissima è la LXX in
Proverbi 24,21 (tradotta dalla CEI "temi il Signore e
il re" piuttosto che "temi il Signore e re").
Non si capisce, dunque, perchè in Tito 2,13 si debba (o si possa) seguire la regola di Sharp, non ci sono i presupposti e se pure ci fossero non sono decisivi al punti di stravolgere un traduzione altrimenti ovvia: le persone referenti sono due e non uno!
Questo è evidente anche dal contesto, per esempio al 3,6 dove Paolo distingue chiaramente "tou Theou" da "Iesou Chrsitou" Salvatore nostro.
Ciao fdetr
[Modificato da barnabino 15/05/2005 17.42]